In Piaggio siamo convinti che "l’etica nella conduzione degli affari" sia da perseguire congiuntamente al successo dell’impresa". Codice Etico, art 1.
Piaggio si è dotata di una specifica struttura di governance che si ispira alle migliori pratiche internazionali e permea i diversi processi aziendali, decisionali e operativi, lungo l’intera catena del valore.
- Il Consiglio di Amministrazione esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari, incluso il budget annuale e il Piano Industriale del Gruppo, che integrano le linee guida principali per promuovere un modello di business sostenibile e porre le basi per la creazione del valore nel lungo periodo. Il Consiglio definisce la strategia di sostenibilità, il Piano di Sostenibilità ed approva la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/16 (DNF).
- Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, oltre a supportare le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione in merito al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ha funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di sostenibilità quali:
- esaminare e valutare le questioni di sostenibilità connesse all’esercizio dell’attività di impresa ed alle dinamiche di interazione con gli stakeholders;
- esaminare e valutare il sistema di raccolta e consolidamento dei dati per la “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” di cui al D.Lgs. 254/2016;
- esaminare preventivamente la “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” di cui al D.Lgs. 254/2016, formulando un parere per l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;
- monitorare il posizionamento della Società sui temi di sostenibilità, con particolare riferimento alla collocazione della Società negli indici etici di sostenibilità;
- esprimere, su richiesta del Consiglio di Amministrazione, pareri su eventuali ulteriori temi in materia di sostenibilità.
- Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari predispone la Dichiarazione Non Finanziaria avvalendosi del supporto del CSR Manager. La presenta al Comitato Etico ed al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e, successivamente, la sottopone al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione.
- Il CSR Manager su mandato del Dirigente Preposto gestisce, tramite la Funzione “Bilancio Consolidato e Sostenibilità”, tutte le attività in tema di sostenibilità: definizione delle linee di sostenibilità e monitoraggio dell’avanzamento, predisposizione della reportistica, relazioni con gli organismi internazionali in materia.
- Il Comitato Etico si propone di sviluppare regole e comportamenti organizzativi in linea con le best practice internazionali in ambito di Corporate Social Responsibility.
Le competenze del Comitato comprendono: - il monitoraggio di atti, comportamenti, relazioni sviluppate dal management e dal personale dell’Azienda rispetto a tutti gli stakeholder;
- l’ottimizzazione del rapporto con il territorio e con gli stakeholder;
- la misurazione degli standard etici, che sono parte integrante della “good governance” di un’azienda;
- l’analisi preliminare della “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” di cui al D.Lgs. 254/2016;
- la concreta realizzazione delle indicazioni contenute nel Codice Etico, inclusa l’attività di ricezione e gestione delle segnalazioni relative ad eventuali frodi che possano coinvolgere dipendenti, amministratori, collaboratori e partner di Piaggio & C. e delle Società del Gruppo.
Tutte le attività relative ai rapporti tra il Gruppo Piaggio e il mondo esterno sono oggetto di analisi e di riprogettazione da parte del Comitato, con l’obiettivo di garantire la gestione trasparente del ciclo di informazioni verso tutti gli stakeholder. Partendo dal presupposto che la miglior declinazione della Corporate Social Responsibility oggi è proprio la trasparenza, il Comitato assume la veste di “garante” nei confronti degli investitori, dei consumatori e degli opinion leader affinché i comportamenti dell’Azienda siano fondati sul rispetto continuo delle leggi, sulla correttezza e sulla veridicità delle comunicazioni al pubblico.
Nel 2022 non sono state svolte iniziative specifiche di formazione o induction in ambito di sostenibilità per il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.
Il Gruppo Piaggio si è inoltre dotato di un Manuale per la redazione della DNF reso disponibile sulla intranet aziendale. All’interno delle strutture coinvolte nel processo di rendicontazione sono stati individuati i responsabili della raccolta, verifica ed elaborazione dei KPI di competenza.
Il consolidamento dei risultati avviene sotto la responsabilità del CSR Manager, al quale il Dirigente Preposto ha affidato il coordinamento dell’intero processo di raccolta ed elaborazione degli indicatori quantitativi, nonché la predisposizione della Dichiarazione Non Finanziaria del Gruppo. La DNF viene sottoposta all’analisi e alla valutazione del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Comitato Etico; il documento viene poi approvato dal Consiglio di Amministrazione e infine presentato all’Assemblea Generale degli Azionisti in concomitanza con il Bilancio Consolidato di Gruppo.
Codice Etico
Modello organizzativo ex D.Lgs 231/2001
Policy e linee guida in ambito socio-ambientale
Il Gruppo Piaggio si è dotato di un sistema di Policy atto a garantire il rispetto dei principi di correttezza, trasparenza, onestà ed integrità in coerenza con gli standard internazionali in materia di gestione responsabile del business.
Il Gruppo opera in diversi contesti geografici, legislativi e culturali. Pertanto l’applicazione delle policy e delle linee guida è demandata alle singole società attraverso l’emanazione di prassi e procedure operative.
Anticorruzione
Come sancito nel Codice Etico, nel perseguire la sua missione il Gruppo assicura attraverso l’adozione di adeguati strumenti, anche organizzativi, il divieto tassativo di qualunque pratica di corruzione, di richiesta e/o di dazione di favore, di qualunque comportamento collusivo, sollecitazione, diretta/indiretta e/o attraverso terzi, di vantaggi personali di qualunque genere per sé e/o per altri, di benefici materiali e/o di qualsiasi altro vantaggio di qualsiasi entità a favore di terzi, siano essi soggetti privati o soggetti pubblici sia rappresentanti di governi italiani che stranieri.
Nella partecipazione a gare pubbliche o concorsi indetti dalla Pubblica Amministrazione, così come in ogni trattativa o rapporto contrattuale stipulato/condotto sia con la Pubblica Amministrazione sia con terzi soggetti privati, tutte le parti coinvolte dovranno comportarsi secondo buona fede e nel rispetto delle leggi, della corretta pratica commerciale e dei regolamenti vigenti, nonché delle relative procedure aziendali, evitando qualsiasi situazione dalla quale possa derivare violazione di leggi e/o principi di correttezza e trasparenza nello svolgimento delle contrattazioni. Detti rapporti dovranno essere intrattenuti soltanto da soggetti a ciò preventivamente ed espressamente autorizzati, nel rispetto dei ruoli e in conformità alle procedure aziendali; devono altresì essere previsti adeguati meccanismi di tracciabilità dei flussi informativi verso la parte contraente. Qualunque richiesta di vantaggi, qualunque condotta intimidatoria e/o costrittiva, o vessatoria proveniente da parte del funzionario della Pubblica Amministrazione o dal terzo contraente, e della quale si sia anche soltanto venuti a conoscenza, dovrà essere immediatamente segnalata.
I responsabili delle funzioni, che hanno correntemente attività di contatto con la Pubblica Amministrazione, devono:
- fornire ai propri collaboratori direttive sulle modalità di condotta operativa da adottare nei contatti formali e informali intrattenuti con i diversi soggetti pubblici, secondo le peculiarità del proprio ambito di attività, trasferendo conoscenza della norma e consapevolezza delle situazioni a rischio di reato;
- prevedere adeguati meccanismi di tracciabilità circa i flussi informativi ufficiali verso la Pubblica Amministrazione;
- mantenere e richiedere da parte di coloro che hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione comportamenti caratterizzati da correttezza, trasparenza, tracciabilità e buona fede, nel rispetto dei ruoli e della responsabilità attribuita; osservare e fare osservare rigorosamente, anche con riferimento specifico ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, le procedure aziendali volte ad individuare e tracciare in linea astratta le funzioni e le posizioni competenti e deputate a entrare in contatto con la Pubblica Amministrazione, nel rispetto dei ruoli aziendali;
- rendere alle autorità pubbliche dichiarazioni veritiere, chiare, complete e tracciabili, nonché esibire documenti e dati completi, veritieri e non alterati;
- tenere comportamenti corretti e limpidi tali da non indurre neppure in via potenziale in errore l’interlocutore. Tutti i consulenti, fornitori, clienti e chiunque abbia rapporti con il Gruppo sono impegnati al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti in tutti i paesi in cui il Gruppo opera.
Non sarà iniziato o proseguito alcun rapporto con chi non intenda allinearsi a tale principio.
L’incarico a tali soggetti di operare in rappresentanza e/o nell’interesse del Gruppo nei confronti della Pubblica Amministrazione deve essere assegnato in forma scritta e prevedere una specifica clausola che vincoli all’osservanza dei principi etico-comportamentali adottati dal Gruppo.
Identiche linee di condotta a quelle indicate per quanto concerne i rapporti con la Pubblica Amministrazione devono essere tenute per quanto concerne i rapporti anche con qualunque soggetto privato terzo, quale ad esempio fornitori, clienti, società concorrenti, partner e/o qualunque controparte contrattuale. A tal proposito, nel Modello 231, la sezione dei reati societari è stata aggiornata con l’introduzione, in attuazione del decreto lgs. n. 38 del 15 marzo 2017 (attuazione della decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio, del 22 luglio 2003, relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato) delle novità di cui all’art. 2635 del codice civile relative al reato di “corruzione tra privati” e con l’introduzione della nuova fattispecie dell’”istigazione alla corruzione tra privati”, che punisce i fatti di corruzione anche nel caso in cui l’offerta non sia accettata (art. 2635 bis cod. civ.).
Quando vengono richiesti allo Stato o ad altro ente pubblico od all’Unione Europea contributi, sovvenzioni o finanziamenti, tutti i dipendenti coinvolti in tali procedure devono:
- attenersi a correttezza e verità, utilizzando e presentando dichiarazioni e documenti completi ed attinenti le attività per le quali i benefici possono essere legittimamente richiesti e ottenuti;
- una volta ottenute le erogazioni richieste, destinare le stesse alle finalità per le quali sono state richieste e concesse. I responsabili delle funzioni amministrativo/contabili devono controllare che ogni operazione e transazione sia: legittima, coerente, congrua, autorizzata, verificabile; correttamente ed adeguatamente registrata in modo da permettere la verifica del processo di decisione, autorizzazione e svolgimento; corredata di un supporto documentale corretto/autentico e idoneo a consentire, in ogni momento, i controlli sulle caratteristiche e sulle motivazioni dell’operazione e l’individuazione di chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l’operazione stessa.
Si precisa che nell’anno di rendicontazione non si sono registrati episodi di corruzione.
Linee guida per il rispetto di leggi e regolamenti
Le aziende del Gruppo devono rispettare le leggi e i regolamenti locali e devono condurre le loro attività in linea con il Codice Etico e i suoi valori fondamentali di onestà, integrità e rispetto per le persone. Il Codice Etico supporta gli impegni di Piaggio a essere responsabile e rispettosa e aiuta il personale e gli appaltatori a prendere decisioni informate, etiche e legali. I fornitori di tutto il mondo che desiderano intraprendere relazioni di affari con Piaggio devono sottoscrivere per accettazione le condizioni generali di fornitura del Gruppo che includono il Codice Etico, assumendosi così l’obbligo contrattuale a rispettarne i principi ed i requisiti, anche in termini di rispetto dei diritti umani e tutela della legalità nell’ambito delle proprie attività.
Nel corso del 2022, nessuna delle società del Gruppo Piaggio ha registrato episodi legati a pratiche discriminatorie e violazioni dei diritti umani nei confronti del proprio personale. Inoltre, nei confronti del Gruppo Piaggio, non sono state aperte procedure d’infrazione per violazione di norme anti-concorrenziali e anti-trust.
Al 31 dicembre 2022 non risultano episodi di non conformità a regolamenti e/o codici volontari concernenti le comunicazioni di marketing, comprese pubblicità, promozioni e sponsorizzazioni.
Premesso che sono a priori escluse eventuali cause ritenute pretestuose e comunque quelle con un danno potenziale inferiore ai 200 mila euro vengono segnalate le cause ritenute significative per effetto dell’applicazione di un duplice criterio quantitativo (soglia di Euro 1,5 milioni) e qualitativo (copertura assicurativa, rischio di soccombenza, oggetto del contenzioso, serialità del contenzioso, ecc.), per cui anche cause di valore inferiore alla soglia quantitativa potrebbero essere segnalate alla luce di una loro peculiarità e cause di valore superiore alla soglia quantitativa potrebbero non essere segnalate laddove il rischio di soccombenza fosse remoto e/o fossero coperte da polizza assicurativa.
Si segnala infine che nel corso del 2022 si è avuta l’apertura di due nuovi casi di contenzioso, uno relativo alla chiusura di un rapporto commerciale con un dealer e l’altro per una asserita violazione di un contratto di locazione. Nell’anno sono stati fatti pagamenti per €/000 1.522 a fronte di contenziosi, chiusi od ancora pendenti, tutti relativi a periodi di reporting precedenti al 2022.
Linee guida per il rispetto dei diritti umani
Il Gruppo Piaggio si conforma ai Principi guida su imprese e diritti umani adottati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2011 e alla Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro adottata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro nel 1998.
Riconosce l’importanza del suo ruolo nella condanna di qualsiasi violazione dei diritti umani e a tal fine migliora e adegua continuamente le politiche e i controlli strumentali che ha in atto, per scongiurare ogni potenziale violazione che potrebbe interessare il Gruppo o la sua catena di approvvigionamento.
Le aziende del Gruppo rispettano le leggi e i regolamenti nazionali e internazionali e conducono le loro attività nel rispetto del Codice Etico. Il Codice Etico è stato integrato nel 2017 con un articolo specificatamente dedicato alla tutela dei diritti umani. I fornitori di tutto il mondo che desiderano fare affari con Piaggio devono sottoscrivere le condizioni generali di fornitura del Gruppo che includono il Codice Etico e ne devono fare propri i valori.
Per mantenere i più elevati standard di condotta etica, morale e legale, Piaggio incoraggia i propri dipendenti a segnalare eventuali sospetti di condotte scorrette, con la garanzia di non subire per ciò stesso conseguenze pregiudizievoli.
La Whistle Blower Policy, sviluppata per la società indiana del Gruppo, mira infatti a fornire un canale sicuro per i dipendenti e le altre parti interessate a segnalare eventuali violazioni di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro. A tal fine, in conformità alla legge 179/2017, in occasione dell’ultima revisione del Modello di Organizzazione, Gestione Controllo ex d.lgs. 231/2001, è stata introdotta una sezione che detta la disciplina in materia di Whistleblowing volta a tutelare il lavoratore che segnali illeciti e irregolarità di cui sia venuto a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro.