La volontà Aziendale di minimizzare l’impatto ambientale dell’attività industriale attraverso un’attenta definizione del ciclo tecnologico di trasformazione e l’impiego delle migliori tecnologie e dei più moderni metodi di produzione, evidenziata nella propria Politica, trova compimento anche, e soprattutto, nella gestione e il recupero dei rifiuti. Ciascun stabilimento, all’interno del Sistema di Gestione basato sullo standard ISO 14001, si è dotato di specifiche procedure che regolamentano questa attività e garantiscono, in primis il necessario rispetto delle normative, ma soprattutto il continuo miglioramento della performance teso a ridurre il quantitativo dei rifiuti prodotti e garantire il riciclo degli stessi.

Le attività di gestione consistono nella raccolta differenziata dei diversi tipi di rifiuto, nella corretta caratterizzazione dello stesso, attraverso classificazioni merceologiche o analisi chimiche, nella movimentazione interna senza che vi siano possibilità di accidentali spandimenti, nello stoccaggio in idonee aree di deposito temporaneo, nella definizione di rapporti contrattuali con ditte specializzate nel recupero/smaltimento, nella gestione di tutti gli adempimenti, anche burocratici, che garantiscano la tracciabilità del rifiuto fino all’arrivo al destinatario finale.

Nel 2022 si è registrato un incremento del 6,5% dei rifiuti prodotti che è da correlarsi alla crescita dei volumi produttivi (+17,0% i veicoli prodotti).

Si evidenzia che per gli stabilimenti italiani, sono state migliorate le percentuali di rifiuti avviate a recupero, superando il 95% dei rifiuti prodotti.

La ripartizione tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, come pure la possibilità di avviarli a recupero, risente ed è influenzata dalle normative locali.

Va infine segnalato che, a partire da novembre 2022, è entrato in funzione un nuovo stabilimento di assemblaggio di veicoli 2 ruote in Indonesia. I dati di quest’ultimo sono aggregati nelle tabelle seguenti insieme a quelli del Vietnam sotto la colonna “Asia Pacific”.

L’analisi per tipologia di rifiuti prodotti evidenzia la predominanza di rifiuti da imballaggi (cartone, legno etc.) e di quelli da costruzione e demolizione.

Contaminazione del suolo

Anche nel corso del 2022, come negli anni precedenti, gli stabilimenti Piaggio non sono stati interessati da sversamenti o eventi inquinanti di particolare significatività.

Per i siti di Mandello e Pontedera si segnala che sono in corso attività di bonifica a causa di contaminazioni di origine storica. Le situazioni predette sono emerse durante delle demolizioni, per quanto riguarda Mandello, mentre per Pontedera durante campagne di monitoraggio ambientale. In entrambi i casi gli inquinanti rinvenuti non sono utilizzati negli stabilimenti da diversi decenni, comprovandone l’origine storica. Conformemente agli obblighi normativi le due situazioni sono state comunicate agli enti preposti e vengono gestite nel rispetto delle prescrizioni impartite.

Smaltimento dei veicoli a fine vita

L’attenzione di Piaggio nei confronti dell’ambiente passa attraverso l’impegno, fin dalla progettazione, nel garantire l’eco-compatibilità dei propri veicoli anche al termine della propria vita utile.

2 Ruote
Sebbene nessuna norma in tema di riciclabilità sia attualmente in vigore né prevista per i veicoli a due ruote, il Gruppo Piaggio si è mosso con anticipo in tal senso. Fin dall’esordio di Sfera 50 (1990) le tecnologie e i materiali impiegati per la progettazione e la costruzione degli scooter e delle moto del Gruppo sono infatti mirati alla compatibilità ambientale e ad un loro efficace smaltimento a fine vita. A partire dal 2008, inoltre, Piaggio ha modificato i cartigli dei disegni e le informazioni riportate in distinta base, in modo da rendere disponibile il controllo dei materiali impiegati per la costruzione dei veicoli ed ottimizzare le attività di smontaggio per un più facile processo di smaltimento.

È stata compiuta con la collaborazione di UniFi l’analisi delle caratteristiche di riciclabilità dell’MP3 125 Hybrid secondo la normativa ISO 22628. Questa è stata realizzata tramite lo smontaggio di un esemplare reale del veicolo ed il censimento di tutti i suoi componenti. Il tasso di riciclabilità è risultato essere pari all’88%, un valore ampiamente superiore al limite dell’85% imposto dalla normativa vigente nel settore auto per veicoli di categoria N1 e M1.

4 Ruote
Nel settore 4 ruote la situazione normativa è assimilata a quella dell’auto.

Con l’introduzione dal 2007 della Normativa Europea REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemical Substances), le Aziende Costruttrici Automotive seguono le linee guida indicate nell’AIG (Automotive Industries Guidelines), tra lequali monitorare l’utilizzo di sostanze pericolose/proibite e verificare l’andamento dei tassi di riciclabilità e recuperabilità dei materiali utilizzati.

In merito a questo, nel corso degli anni, Piaggio ha intrapreso un impegnativo percorso per garantire un elevato livello di riciclabilità dei propri veicoli, giungendo alla realizzazione di un manuale per la demolizione del veicolo a fine vita.

Piaggio monitora costantemente i tassi di riciclabilità e di recuperabilità dei propri veicoli secondo una procedura interna coerente con le prescrizioni della Direttiva 2000/53/CE, mantenendosi per questi due indicatori sempre al di sopra delle soglie ammesse.

Gli indicatori vengono calcolati e forniti agli Enti Omologativi nel formato della ISO 22628 secondo le tabelle della Commissione Europea.

A partire dalla distinta di produzione del veicolo completo è possibile risalire alla scheda di ciascun kit di componenti con l’indicazione dei relativi materiali con codici e percentuali di riciclo e recuperabilità.

Le analisi svolte hanno inoltre permesso la realizzazione di un database, mediante il quale tenere aggiornati la composizione materiale dei veicoli e i tassi di riciclabilità e di recuperabilità degli stessi fin dalla loro progettazione.

Di seguito si riportano i valori di Riciclabilità e di Recuperabilità del nuovo Porter NP6 (calcolato nella variante più gravosa).

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