Il consumo idrico è uno degli aspetti principali su cui Piaggio agisce ed ha agito per dare concreta attuazione a quanto indicato nella propria Politica, ovvero cercare la riduzione del consumo di risorse energetiche e naturali. Piaggio persegue tale riduzione da sempre analizzando il consumo idrico dello stabilimento di Pontedera che in un decennio ha più che dimezzato il consumo di m3 di acqua di pozzo. Tale riduzione è stata possibile grazie ad interventi impiantistici (es. inverter sulle pompe dei pozzi) e in tempi più recenti con la sostituzione degli impianti meno performanti con tecnologie di ultima generazione (es. nuova verniciatura 2R e nuova cataforesi). Gli stabilimenti di Baramati e Vinh Phuc, sempre in ottica di riduzione degli approvvigionamenti della risorsa, riutilizzano parte dell’acqua prelevata.
Gli stabilimenti di Pontedera, Baramati e Vinh Phuc sono situati in aree ad alto stress idrico (Fonte: Aqueduct Water Risk Atlas).
Prelievi idrici
L’aumento dei volumi dei prelievi è stato inferiore all’incremento dei volumi di attività, grazie all’impegno posto dal Gruppo nella minimizzazione dell’utilizzo delle risorse ed al benefico effetto derivante dalla messa fuori servizio dell’impianto di pretrattamento e cataforesi 3R di Pontedera avvenuta a marzo 2021.
L’apertura del nuovo stabilimento indonesiano, poiché di solo assemblaggio, non ha generato impatti rilevanti in termini di utilizzo dell’acqua.
Scarichi idrici1
Per quanto concerne i reflui di scarico, il rispetto dell’eco-sistema passa attraverso l’attenzione prestata ai processi di trattamento e depurazione delle acque rilasciate. Gli standard minimi relativi alla qualità degli scarichi idrici corrispondono agli standard imposti dalle norme di riferimento dei Paesi dove Piaggio opera e dalle specifiche autorizzazioni ambientali di ogni stabilimento.
Con riferimento agli scarichi di seguito è riepilogata la loro destinazione suddivisa per sito produttivo:
- Pontedera: gli scarichi dello stabilimento sono suddivisi in due reti distinte:
- una che raccoglie i reflui “industriali”, originati dagli impianti di verniciatura, dall’impianto di preparazione acque pregiate e dai piazzali di deposito temporaneo dei rifiuti che potrebbero comportare lo scarico di acque meteoriche dilavanti potenzialmente inquinate;
- l’altra che raccoglie scarichi di tipo “civile” (servizi igienici, mense e acque meteoriche non inquinate).
Le due reti sono separate e recapitano entrambe in un polo depurativo esterno allo Stabilimento, dove i reflui subiscono trattamento chimico-fisico, in seguito al quale vengono scaricati in alveo aperto. Una piccola parte degli scarichi, originati dai servizi igienici di due zone dello stabilimento, confluisce direttamente nella rete fognaria pubblica che afferisce direttamente all’impianto biologico del servizio idrico integrato. Dalle tabelle sopra riportate, si assume che tutta l’acqua prelevata venga scaricata in fognatura, una parte nella rete industriale (circa 100.000 m3) e la restante in quella civile;
- Noale: gli stabili sono tutti collegati alla rete fognaria pubblica; gli scarichi sono solo di tipo civile (provenienti dai servizi igienici e dalla mensa dello stabilimento);
- Scorzè: lo stabilimento non è servito da rete fognaria pubblica, per cui gli scarichi idrici, dopo un processo di depurazione biologica all’interno del sito, confluiscono nel locale Rio Desolino;
- Mandello del Lario: lo stabilimento scarica parte dei reflui direttamente nella rete fognaria pubblica (scarichi civili, mense, etc.), mentre le acque utilizzate negli impianti di raffreddamento scaricano in corpo superficiale (Torrente Valletta);
- Baramati: gli scarichi idrici sono trattati e le acque sono riutilizzate per usi interni e per l’irrigazione;
- Vinh Phuc: lo stabilimento è dotato di un impianto di depurazione chimico fisico per gli scarichi del pretrattamento di verniciatura prima del loro recapito in pubblica fognatura, dove confluiscono anche tutti gli altri scarichi (scarichi civili) dello stabilimento. Il recapito finale è nella rete fognaria pubblica. Parte dell’acqua prelevata viene riutilizzata. Nel 2022 il recupero delle acque di scarico è stato di 20.007 m3 pari al 15,9% del prelevato;
- Jakarta: lo stabilimento è collegato alla rete fognaria pubblica; gli scarichi sono solo di tipo civile (provenienti dai servizi igienici e dalla mensa);
- Società commerciali: i prelievi di acqua, che sono ad esclusivo uso igienico e provengono da acquedotto civile, coincidono con gli scarichi. I prelievi idrici di queste sedi non sono sempre rilevabili, in quanto talvolta residenti in immobili non di proprietà ed in cui condividono i servizi comuni con altri affittuari.
Consumi idrici
Per gli stabilimenti italiani e per quello indonesiano i consumi sono stimati pari a zero in quanto l’acqua prelevata dopo il suo utilizzo viene restituita all’ambiente.
1 Gli scarichi idrici dello stabilimento vietnamita vengono stimati come pari all’80% dei prelievi idrici.