Presentate alla stampa internazionale nella storica sede di Mandello, le nuove V7 Stone, V7 Classic e V7 Racer sono protagoniste sulle strade del lago di Como che furono teatro di epiche sfide motociclistiche.
Mandello del Lario, 29 marzo 2012 – Alla biografia della più amata e conosciuta tra le Moto Guzzi s’inserisce oggi un nuovo capitolo, quello scritto dalle nuove V7 Stone, V7 Classic e V7 Racer. Questi tre modelli costituiscono la seconda generazione della Moto Guzzi V7 750cc – a sua volta riedizione della mitica V7 del 1966 – che dal 2008 al 2011 si è imposta sul mercato con oltre 7.000 esemplari venduti nel mondo.
La V7 è stata tra i modelli di punta nelle vendite di Moto Guzzi nel 2011: oltre 5.800 unità commercializzate nel mondo, per una crescita del 30% rispetto ai volumi del 2010, in un contesto di mercato che ha visto le vendite di motociclette scendere complessivamente del 7,3% a livello europeo. E sono pari a oltre 42 milioni di euro gli investimenti che il Gruppo Piaggio ha riservato – nell’ambito del proprio piano strategico – per i nuovi modelli Moto Guzzi, che si sommano agli investimenti per il rinnovamento della sede di Mandello del Lario (Lecco) dove, a partire dal 1921 si producono ininterrottamente le celebri moto italiane con il simbolo dell’Aquila.
Sorta 91 anni fa nello stesso stabilimento che nel settembre dello scorso anno ha visto giungere – per le “Giornate Mondiali Guzzi” del 90° anniversario – oltre 20.000 Guzzisti da tutto il mondo, Moto Guzzi è non solo uno dei marchi motociclistici più noti in tutto il mondo, forte di 14 titoli mondiali velocità e 11 Tourist Trophy vinti, ma anche parte essenziale della storia delle due ruote grazie a modelli leggendari come la straordinaria Otto Cilindri e le bicilindriche V7 Special, California e Le Mans, con l’inconfondibile motore a V di 90° con trasmissione cardanica che “firma” tutta la produzione attuale Moto Guzzi.
E all’interno della celebre sede della Moto Guzzi di Via Parodi, a Mandello del Lario le nuove V7 Stone, Classic e Racer sono protagoniste della presentazione stampa internazionale con oltre 130 giornalisti che – in rappresentanza di 15 Paesi – si sono alternati alla guida delle tre bicilindriche, completamente rinnovate nel propulsore, nelle finiture e negli allestimenti. Novità che i giornalisti hanno messo alla prova sulle strade del lago di Como seguendo il percorso storico del “Circuito del Lario”, teatro di una competizione stradale che portò a una leggendaria vittoria Nello Pagani su Moto Guzzi Condor nel 1939.
Lungo le asperità del Passo del Ghisallo e della Colma di Sormano le nuove Moto Guzzi V7 hanno messo in luce le doti di potenza e coppia del nuovo propulsore, incrementate del 12% rispetto alla precedente unità grazie alla riprogettazione di oltre il 70% dei componenti, dalla parte termica, all’alimentazione con singolo corpo farfallato, al nuovo air-box e preselettore del cambio, oltre all’elettronica gestionale di ultima generazione che ha permesso di diminuire emissioni e consumi medi, ora pari a 4,4 l/100km.
Alla base della nuova gamma si pone la V7 Stone, modello d’ingresso che grazie alle nuove ruote in lega leggera a sei razze sdoppiate e a una grafica minimalista strizza l’occhio a un pubblico più eterogeneo rispetto alle altre versioni, chiaramente ispirate, anche nelle scelte cromatiche, alle leggendarie Moto Guzzi del passato.
E’ il caso della V7 Special, non solo per il nome identico alla prima V7 firmata da Lino Tonti ma perché ricalca fedelmente la stessa filosofia guida, quella di una moto da turismo ricercata nelle finiture ed esclusiva nelle soluzioni tecnica. Come la progenitrice è avvolta in un concetto cromatico bicolore ed è dotata di preziose ruote a raggi con canale in alluminio.
V7 Racer è il modello che beneficia maggiormente delle più rilevanti novità della gamma 2012: il nuovo motore ad alimentazione singola, che restituisce prestazioni più sportive e il serbatoio metallico, ulteriormente esaltato dal trattamento di cromatura. Prodotta in edizione numerata come rivela la targhetta celebrativa posta sulla piastra superiore di sterzo, la V7 Racer colpisce per la raffinatezza esecutiva dei dettagli, come la preziosa cinghia di pelle, un richiamo alle moto d’antan come i fregi metallici rossi del logo Moto Guzzi, in tinta con il telaio.
Le nuove V7 sono già disponibili sul mercato italiano a 7.890 Euro per la V7 Stone, 8.390 Euro per la V7 Special e 9.350 per la V7 Racer, tutti prezzi Franco Concessionario, IVA compresa.
La leggenda della Moto Guzzi V7
La storia della V7 nasce negli anni ‘60 dal concorso ministeriale per la fornitura di moto alla Polizia Stradale; vince chi percorre 100.000 con il più contenuto costo di manutenzione. E’ l’occasione propizia per collocare il bicilindrico dell’ing. Carcano, progettato per un impiego automobilistico, su una moto.
Nasce così la Moto Guzzi V7, un progetto innovativo che stabilisce nuovi parametri di affidabilità e accessibilità meccanica tanto da destare curiosità anche tra le polizie estere, prima fra tutte quella di Los Angeles. I collaudi della V7 iniziano nel 1964, la moto ha un motore di 703.3 cc per una potenza di 40 cv e un peso di 230 kg. Nel 1966 inizia la produzione di serie, destinata alla polizia e ai mercati esteri mentre l’anno successivo la V7 è distribuita in Italia al competitivo prezzo di 725.000 lire, nettamente più conveniente della concorrenza tedesca e inglese. Sotto la guida di Lino Tonti la moto raggiunge la piena maturità nel 1969 con la versione Special alla quale, due anni più tardi la mitica si aggiunge la mitica V7 Sport, la prima moto italiana di serie ad abbattere il muro dei 200 km/h.
Inizia così un’attività sportiva che porterà di una serie di lusinghieri risultati ottenuti nelle gare di durata, come le 24 Ore di Le Mans e di Liegi che contribuirono, insieme a piloti di grande popolarità come Vittorio Brambilla a farne la più famosa moto sportiva italiana degli anni ’70.
Nello spazio di un paio di stagioni l’evoluzione tecnologica compiuta con la V7 Sport Moto Guzzi è trasferita anche al resto della gamma. L’ultimo modello a cedere la gloriosa denominazione alfanumerica è la V7 850 California, che lascerà il testimone solo nel 1976 alla nuova 850 T California.