Il Gruppo Piaggio opera a livello globale nel settore dei veicoli a due ruote (scooter e moto) e nel settore dei veicoli commerciali leggeri (sia a tre sia a quattro ruote).

Il Gruppo è leader europeo nel mercato delle due ruote e uno dei principali produttori di veicoli a tre ruote in India.

Quadro macroeconomico

Nel corso del 2020 l’economia globale è stata fortemente influenzata dalla pandemia di Covid-19, anche se in modo molto più eterogeneo sul piano geografico, rispetto alla fase iniziale della crisi epidemica. Gli economisti hanno stimato il PIL mondiale in flessione del 4,1% (+4,3% nel 2021 secondo l’OCSE), in leggero rialzo rispetto alla previsione del FMI di inizio settembre (-4,8%). L’alleggerimento delle misure restrittive introdotte per contrastare la diffusione del virus ha determinato una ripresa parziale dell’attività economica in Europa e Nord America, frenata dalla riaccelerazione autunnale dei contagi, mentre l’Asia, bloccata dalle misure sanitarie di inizio anno, ha evidenziato un trend in forte ripresa a fine 2020.

L’economia americana ha risentito notevolmente degli effetti della gestione politica e sanitaria del presidente uscente.

Il PIL si è assestato a -3,4%, con una previsione di +3,5% per il 2021; la terza ondata pandemica ha vanificato il quadro economico relativamente favorevole registrato fino a ottobre, caratterizzato da un’espansione dell’attività sia nel manifatturiero che nei servizi, dalla continua crescita dei consumi, da politiche economiche straordinariamente espansive e dal livello record dei risparmi. Nel mercato valutario si evidenzia un notevole apprezzamento dell’Euro sul Dollaro, conseguenza diretta dei differenziali di rendimento crollati, a seguito dai tagli dei tassi della Fed.

In Oriente la pandemia ha contribuito ad affossare la crescita dell’economia giapponese, dopo il trend negativo già registrato nell’ultimo trimestre 2019. L’anno si è chiuso con il PIL a -5,5%, mentre nel 2021 la crescita è prevista al 3,4%, con la prospettiva di un inizio di periodo moderato a causa della nuova ondata di contagi, seguito da una riaccelerazione dovuta principalmente al contributo della politica fiscale e alla graduale diffusione dei vaccini.

La Cina è l’unica tra le grandi potenze economiche ad aver registrato una crescita positiva (+2,3%); grazie all’efficace controllo dell’epidemia ed al sostegno della politica fiscale e monetaria la ripresa economica è stata più rapida delle previsioni, trascinata dagli investimenti immobiliari ed infrastrutturali oltre che dalle esportazioni e dal positivo tasso di crescita industriale. Le stime per il 2021 sono in rialzo, con un PIL previsto in crescita di circa l’8,0%.

In India il rallentamento dei contagi e l’allentamento delle misure di contenimento della pandemia hanno portato il ritmo di contrazione del PIL a decelerare dal -23,9% del primo semestre al –8,0% di fine 2020. Il recupero è stato trainato dall’agricoltura, dall’industria manifatturiera e dalla produzione di energia, acqua e gas. Negli ultimi mesi la produzione è aumentata ma i servizi si sono ridotti, mentre le esportazioni hanno superato le importazioni al netto di petrolio e preziosi; le vendite di auto e veicoli a due ruote sono salite a doppia cifra e le prospettive dei consumi rimangono positive anche se contenute. Il governo indiano ha destinato l’1,4% del PIL alle piccole imprese e alle famiglie meno abbienti tramite una manovra fiscale. Tale sostegno dovrebbe favorire una riaccelerazione della crescita nel 2021, prevista all’8,3%.

Il PIL dell’Eurozona ha chiuso in flessione del 7,3%, dopo il forte rimbalzo registrato nel terzo trimestre, grazie al contributo dei consumi privati e degli investimenti fissi. L’aumento della quota di popolazione immunizzata grazie alla campagna vaccinale dovrebbe evitare nuove restrizioni, spianando la strada a una ripresa più stabile in contemporanea alla politica monetaria accomodante della BCE che ha esteso tre dei suoi programmi di stimolo, tra cui il PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) aumentato da 1.350 a 1.850 miliardi di euro, con durata degli acquisti netti prorogata fino a marzo 2022.

Le condizioni sopraelencate determinano una previsione di crescita nel 2021 al 4,5%.

A fine 2020 Il Regno unito ha perfezionato il deal con l’UE per la Brexit; dal 1° gennaio lascerà il Mercato Unico e l’unione doganale; nello specifico aumenteranno le restrizioni alla mobilità della popolazione, mentre il governo inglese avrà piena libertà nell’applicare accordi commerciali con paesi extra-Ue.

L’economia italiana ha risentito fortemente dell’entità delle restrizioni, tali da causare una notevole contrazione del PIL, sia pure meno marcata di quella verificatasi durante la prima ondata di contagi. Nel corso del 2020 i consumi delle famiglie si sono ridotti in misura lievemente superiore rispetto al prodotto, risentendo della contrazione dell’occupazione e dei redditi (seppure attenuata dalle misure di sostegno), delle limitazioni alla mobilità e della rinuncia ad alcune tipologie di spesa per i timori legati al contagio. Nello scenario considerato le condizioni monetarie e finanziarie si mantengono estremamente favorevoli, anche grazie all’azione dell’Eurosistema, dei governi e delle istituzioni europee; la crescita degli scambi internazionali è proseguita anche a fine anno, beneficiando della ripresa del settore industriale in tutti i paesi. Gli economisti stimano che il prodotto, ancora debole a inizio anno, torni a crescere in misura significativa dalla primavera, in concomitanza con l’ipotizzato miglioramento del quadro sanitario.

Dopo la contrazione del 9,0% del 2020 infatti, il PIL si espanderebbe del 4,4% nel 2021 e del 2,7% nel 2022.

Due Ruote

Di seguito si riportano, relativamente ai mercati monitorati, i dati attualmente disponibili sull’andamento del mercato delle due ruote a motore (scooter e moto).

L’India, il più importante mercato delle due ruote, ha registrato un forte decremento nel 2020, chiudendo a meno di 14,3 milioni di veicoli venduti e mostrando un calo del 23,2% rispetto al 2019.

La Repubblica Popolare Cinese ha continuato a decrescere (-9,9%) con una chiusura a poco meno di 5,9 milioni di unità vendute.

L’area asiatica, denominata Asean 5, ha segnato una flessione nel corso del 2020 (-30,1% rispetto al 2019) chiudendo a quasi 9,6 milioni di unità vendute. Tale decremento è stato originato da:

  • Indonesia, principale mercato di quest’area, (-43,5% rispetto al 2019 e vendite inferiori ai 3,7 milioni di pezzi);
  • Thailandia (-12,3% rispetto al 2019 e 1,5 milioni di unità vendute);
  • Malesia, (-8,9% rispetto allo scorso anno e oltre 498 mila unità vendute);
  • Vietnam (-16,7 % rispetto al 2019 e 2,7 milioni di unità vendute);
  • Filippine (-29,3% rispetto al 2019 e 1,2 milioni di unità vendute).

Gli altri Paesi dell’area asiatica (Singapore, Hong Kong, Sud Corea, Giappone, Taiwan, Nuova Zelanda e Australia) nella loro totalità hanno registrato un incremento rispetto all’anno precedente, chiudendo a circa 1,58 milioni di unità (+21,5%). In particolare, il mercato di Taiwan ha mostrato una forte inversione di tendenza rispetto all’anno precedente, incrementando a circa 939 mila le unità vendute (+33,2% rispetto al 2019). Il Giappone, rimanendo sostanzialmente stabile, ha raggiunto quasi 366 mila unità vendute (+0,9% rispetto al 2019).

Il mercato del Nord America ha evidenziato un incremento (+11,3%) rispetto al 2019 (578.916 veicoli venduti nel 2020).

Il Brasile, primo mercato dell’area del Sud America, ha invertito la tendenza positiva e con un decremento delle vendite (-16,3%) ha chiuso a quasi 933 milioni di veicoli venduti nel 2020.

L’Europa, area di riferimento per le attività del Gruppo Piaggio, è risultata in crescita nel corso del 2020, facendo registrare complessivamente un aumento del 5,1% delle vendite rispetto al 2019 (+5,5% il comparto moto e +4,6% lo scooter) e chiudendo a circa 1,454 milioni di unità vendute.

Il mercato dello scooter

Europa

In Europa il mercato dello scooter si è attestato nel 2020 a 721.000 veicoli immatricolati, con un incremento delle vendite del 4,6% rispetto al 2019.

Nord America

Nel 2020 il mercato del Nord America ha evidenziato un’inversione di tendenza con un incremento dell’8,2% e 27.344 unità vendute:

Asia

Il mercato principale dello scooter nell’area Asean 5 è l’Indonesia che, con quasi 2,9 milioni di pezzi, ha registrato un decremento del 52,8% rispetto al 2019. Il segmento degli scooter automatici ha fatto registrare un importante calo nel 2020 (-52,3% rispetto al 2019 sfiorando i 2,7 milioni di unità vendute). Anche il segmento dei veicoli a marce (cub) è calato fortemente nel 2020, chiudendo con un -59,3% a 187 mila unità.

India

Il mercato degli scooter automatici, dopo il decremento dello scorso anno, ha mostrato un calo ancora più accentuato, -28,0% nel 2020, chiudendo a 4,28 milioni di unità. La fascia di cilindrata predominante è quella dei 125cc che, con oltre 4,13 milioni di unità vendute nel 2020, rappresenta il 98,3% del mercato totale degli scooter automatici. In forte calo il segmento di cilindrata 150cc (-84,8%), non più legato unicamente alle vendite dello scooter Aprilia SR 150, che ha chiuso a 386 unità nel 2020, ma anche a Vespa che ha chiuso a 2.861 unità (-53,3% rispetto al 2019). Non esiste in India un segmento di scooter con cilindrata 50cc.

Il mercato della moto

Europa

Con circa 734.000 unità immatricolate, il mercato della moto ha chiuso il 2020 in crescita del 5,5%. Il segmento di cilindrata 50cc ha fatto segnare un andamento positivo (+20,8%) chiudendo a 46.661 unità. Più contenuto è risultato invece l’aumento del segmento di cilindrata over 50cc che ha registrato 687.136 unità vendute (+4,6%).

Nord America

Il mercato moto in Nord America (USA e Canada) ha registrato un incremento nel 2020 dell’11,5%, chiudendo a 551.572 unità rispetto alle 494.702 dello scorso anno.

Asia

Il mercato moto più importante in Asia è l’India, che nel 2020, proseguendo la tendenza dell’anno precedente, ha immatricolato circa 9,5 milioni di pezzi con un calo percentuale del 21,3%. Il mercato della moto nell’area Asean 5 è molto meno significativo rispetto a quello dello scooter: in Vietnam non si registrano vendite significative del segmento moto; tra gli altri Paesi le vendite maggiori sono state registrate in Indonesia, che però, con 184 mila pezzi, ha mostrato una decrescita del 50,8% rispetto all’anno precedente.

Veicoli Commerciali

Europa

Nel 2020 il mercato europeo (UK incluso) dei veicoli commerciali leggeri (peso totale a terra minore o uguale a 3,5 t), in cui opera il Gruppo Piaggio, è diminuito del 18,0%% rispetto al 2019, attestandosi a 1.732.084 unità vendute (fonte dati ACEA). Entrando nel dettaglio si possono evidenziare gli andamenti dei principali mercati europei di riferimento: Spagna (-26,5%), UK (-20,0%), Francia (-16,1%), Italia (-15,0%) e Germania (-12,2%).

India

Il mercato indiano delle tre ruote e quello dell’LCV cargo con una massa inferiore alle 2 tonnellate, in cui opera Piaggio Vehicles Privates Limited, controllata da Piaggio & C. S.p.A., hanno mostrato i seguenti andamenti:

Share on...